Torna in libertà Rullo Angelo
La Seconda Sezione Penale della Corte d’Appello di Reggio Calabria, in accoglimento di un’istanza presentata dagli avvocati Giovanni Vecchio e Sandro D’Agostino ha rimesso in libertà Rullo Angelo, soggetto ritenuto partecipe del “locale” di Frauenfeld condannato dal Tribunale di Locri, in primo grado, alla pena di anni 12 di reclusione.
La decisione della Corte territoriale arriva dopo la sentenza di annullamento senza rinvio pronunciata, lo scorso 29 novembre, dalla Prima Sezione della Corte di Cassazione con riferimento ai coimputati Nesci Antonio e Raffaele Albanese, che sono stati assolti perché il fatto non sussiste.
Rullo Angelo, al pari degli altri imputati, era stato tratto in arresto a seguito dell’ordinanza del 12.11.2014 emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, che gli ha applicato la più grave misura inframuraria in quanto gravemente indiziato in ordine alla commissione del delitto previsto e punito dall’art. 416 bis c.p.
I giudici di secondo grado, su parere favorevole della Procura Generale, pur senza prendere posizione in ordine al requisito della capacità di intimidazione in territorio elvetico del presunto sodalizio mafioso, ha ritenuto non più sussistenti le originarie esigenze cautelari e questo avuto riguardo al fatto che, oltre all’assoluzione dei coimputati Nesci e Albanese decretata dalla Corte di Cassazione, altra Sezione della Corte d’Appello di Reggio Calabria, avesse rimesso in libertà i coimputati del Rullo giudicati in primo grado con rito abbreviato e dunque ricorreva anche un’esigenza di parità di trattamento con gli altri imputati che rispondono del medesimo addebito a piede libero.
A piede libero, dunque, Rullo Angelo aspetterà la decisione del giudizio d’appello.